Un’occasione qualificata per parlare di attualità e prospettive del Jobs Act e del mercato del lavoro in Italia, alla luce del recente esito referendario. Si è tenuto oggi, presso la Sala Auditorium della struttura “Terme Pompeo” di Ferentino (FR), l’incontro intitolato “Il nuovo rapporto di lavoro, tra referendum e Jobs Act”, organizzato da SGB Humangest Holding.
All’incontro hanno partecipato come relatori la Senatrice Maria Spilabotte, Vicepresidente della Commissione Lavoro; Maurizio Stirpe, Vice Presidente di Confindustria con Delega al Lavoro e alle Relazioni Industriali; Gigi Petteni, Membro della Segreteria Nazionale CISL ed ex Segretario Confederale CISL Lombardia.
La Senatrice Maria Spilabotte, in particolare, ha rilasciato interessanti dichiarazioni sul tema affrontato nel corso dell’incontro: “Il costo strutturale del lavoro deve essere abbassato. Lo dimostrano gli sgravi contributivi con il boom dei contratti a tempo indeterminato. La loro riduzione non per caso ha prodotto un decremento delle assunzioni”, ha dichiarato la Senatrice che ha aggiunto: “Ritengo fondamentale investire sulle politiche attive che, più dell’articolo 18, sono la vera garanzia per rendere tutelato il lavoratore nell’attuale scenario del mercato del lavoro. Formazione e apprendistato, ad esempio, sono uno strumento utilissimo per inserire i giovani e vanno sicuramente potenziati”.
Queste, invece, le impressioni di Gianluca Zelli, Direttore Generale del gruppo SGB Humangest: “Sono orgoglioso che la mia azienda abbia contribuito all’organizzazione di un importante momento di confronto sul Jobs Act con questi autorevoli relatori che hanno portato la propria testimonianza dal loro angolo di osservazione privilegiato: le associazioni datoriali (Maurizio Stirpe, Vicepresidente Confindustria con delega al lavoro e le relazioni industriali), i sindacati (Gigi Petteni, Segretario confederale CISL Lombardia), la Commissione Lavoro del Senato (Sen. Spilabotte, Vicepresidente della Commissione).
La riforma del lavoro voluta dal Governo Renzi, con l’abolizione dell’articolo 18 dello statuto dei lavoratori e l’introduzione del contratto a tempo indeterminato a tutele crescenti, rappresenta sicuramente una pietra miliare verso un mercato del lavoro più flessibile, ma ha anche introdotto delle pericolose storture nell’ordinamento, attraverso l’allargamento del perimetro dell’utilizzabilità dei cd. buoni lavoro.
Noi guardiamo con molto favore alle dichiarazioni del Ministro Poletti che ha promesso di rivedere la relativa normativa limitandone l’uso alle sole famiglie ed escludendo invece le imprese, che possono usufruire dei normali contratti di lavoro.
Non possiamo quindi che attendere con fiducia l’esito dell’attività di sintesi delle diverse proposte normative in cui è al momento impegnata la Commissione Lavoro della Camera presieduta dall’on. Damiano e auspicare che nella riforma dello strumento dei voucher possa trovare un ruolo il sistema delle agenzie di lavoro.
Fin dalla loro istituzione, le agenzie hanno assicurato un indubbio vantaggio competitivo in termini di qualità dell’intermediazione professionale, riconosciuto anche dalle parti politiche e sociali, che hanno rilevato nel loro operato una primaria risposta alla crisi internazionale”.
Segretario Confederale CISL Lombardia