Le donne del Gruppo SGB | Intervista a Chiara Filieri

Nome
Chiara 

Cognome
Filieri 

Job Title
Responsabile Ufficio Sicurezza 

3 aggettivi per lei
Precisa  Risolutiva  Amichevole

Le società in cui opera 
 

Quali sono le principali attività del Dipartimento di Sicurezza?
Il Dipartimento Sicurezza si occupa dell'attività di promozione, informazione e supporto alla sicurezza sul lavoro relativamente ai siti logistici di HCLog e delle filiali Humangest - rispettivamente la Società di Outsourcing Logistico e l'Agenzia per il lavoro di SGB Humangest Holding - presenti sul territorio italiano. Gestiamo e monitoriamo l'aspetto riguardante i corsi di formazione, addestramenti e sorveglianza sanitaria di tutti i nostri dipendenti. Supportiamo e collaboriamo con il consulente nell'elaborazione di provvedimenti, procedure e documentazione obbligatoria ai sensi del DLGS81/08 il Testo Unico sulla Sicurezza. Forniamo consulenza alle nostre filiali e supporto costante al personale operativo della logistica, collaborando anche con i clienti. 

La tua posizione lavorativa implica la collaborazione spalla a spalla con tantissimi professionisti, lavorando tu in sede e fuori dalla sede. Come vivi il tuo essere una manager donna in un contesto prettamente maschile?
Mi trovo molto bene in realtà, poiché la mia formazione e le esperienze pregresse mi hanno portato ad interfacciarmi con ambienti "maschili". In generale, non mi inibisce. Io sono sempre  abbastanza tranquilla, mi sento sufficientemente preparata ad affrontare le complessità che si verificano e a confrontarmi con i colleghi, con i lavoratori e con tutte le persone con cui mi interfaccio quotidianamente che - principalmente - sono uomini.

Quali sono le qualità personali e professionali che hai dovuto sviluppare o che ritieni facciano davvero la differenza nel tuo ambiente lavorativo?
Sicuramente l'adattabilità, perché devi saperti confrontare con varie personalità, uomini o donne che siano. La positività, perché dovendo affrontare problematiche sempre diverse non possiamo abbatterci. E poi organizzazione, pazienza, gentilezza e riconoscenza.

Nell'arco della tua carriera lavorativa ti è mai capitato di dover affrontare delle difficoltà?
Se sì, qual è stata la chiave di volta che ti ha permesso di superarle con successo?

Sì, ci sono stati comunque degli episodi difficili da gestire e da affrontare, io solitamente cerco di affrontarli tutti allo stesso modo. Per prima cosa cerco di non focalizzarmi sul problema, ma di estraniarmi un po' e cambiare punto di vista. È come vedere la situazione dall'esterno. Cambiando punto di vista, osservando la problematica in un altro modo riesci a chiarirti le idee e a trovare una soluzione.

Com'è il rapporto con i tuoi colleghi? 
Il rapporto con i colleghi è buono, a lavoro cerco sempre di instaurare un clima lavorativo sereno, anche se ci troviamo ad affrontare momenti di confusione dovuti a situazioni particolari. Li risolviamo comunque insieme: cerchiamo di individuare chi può essere di supporto, suddividiamo l'attività e arriviamo ad una conclusione insieme.

L'unione fa la forza.
Sì esatto, nel settore della logistica e del supply chain soprattutto: abbiamo sempre bisogno di supporto. Se mi trovo in sede, posso non comprendere a sufficienza una problematica che avviene su un determinato sito, per questo il personale sul campo è prezioso. Spesso insieme cerchiamo di arrivare a una soluzione condivisa.

Pensando alle tante professioniste come te, che coltivano l'ambizione di crescere, ma si sentono intimorite da eventuali possibili retaggi di genere che possono verificarsi in settori particolari come quello della logistica e dei trasporti. Quale consiglio daresti loro?
Sicuramente di non viverla con ansia, ma di buttarsi, di essere sicure di se stesse. Ciò che potrebbe sembrare un ostacolo non sempre lo è, dunque può essere affrontato. E ovviamente la professionalità ripaga. Con il tempo anche le persone che all'inizio sembrano non fidarsi, arriveranno a farlo e ti prenderanno come punto di riferimento. Ritengo sia essenziale avere rispetto per tutti, indipendentemente dal background. In questo ruolo ho l'opportunità di confrontarmi con i lavoratori, i consulenti, il cliente, il professionista, quindi la base per una sana relazione professionale implica sempre rispetto, pazienza, comprensione. Come ho detto prima, siamo tutti esseri umani, quindi non c’è nulla di cui preoccuparsi.

🌈 La domanda della Diversity Manager
Oltre ad essere donna, sei anche molto giovane, mentre lavori in contesti dove spesso riscontriamo un range d'età un pochino più elevato. Ti è capitato di essere presa poco in considerazione agli occhi di chi fa questo mestiere da 30 anni e appartiene a una generazione diversa dalla tua?
Nei primi incontri è capitato. È come se dall'altra parte ci fosse un attimo di confusione. è capitato che mi chiedessero “Ma come referente devo parlare con te o c'è qualcun altro?”. Sui siti e nei magazzini persone vanno sicuramente supportate per comprendere la suddivisione dei ruoli, poiché spesso non sanno se deve parlare con il consulente o con me.  Bastano un paio di mail per arrivare a un allineamento. Quindi sì, a volte capita che il primo impatto sia un po' spiazzante.

✨ Il consiglio di Chiara
Avere tanta tenacia, tanta adattabilità e professionalità. Se c'è determinazione e voglia di esprimere la propria professionalità, non ci sono barriere, né di genere, né di età. 


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